Siamo arrivati in tanti: circa 300. Lungo la strada ci aspettano molte persone, ci salutano, si aggiungono a noi. Camminando in fila indiana lungo la strada diventiamo un lunghissimo serpente che, colorato dalle nostre bandiere, si snoda e si allunga per diverse centinaia di metri.

All’ingresso di Almeria un’altra piccola folla si unisce a noi. C’e’ anche la banda e la loro musica ci accompagna festante.

Le donne aprono il corteo e al grido di “verdad justicia y reparación” invadiamo la citta’.

“Omaggio alle donne della carretera della morte” recita lo striscione, sotto ci sono stampati i loro nomi : sono una settantina e rappresentano tutte le migliaia di donne sconosciute che portarono sulle loro spalle il peso e la disperazione di quei terribili giorni.

Arriviamo al monumento alle vittime di Mauthausen dove si svolge l’atto conclusivo, giornalisti, rappresentanti di Istituti per la Memoria Storica e personaggi del mondo dello spettacolo portano il loro contributo.

Sul palco ci sono anche le sopravvissute, erano bambine, all’epoca dei fatti, adesso hanno dagli 84 ai 95 anni.

Soffia un vento impetuoso, ma nonostante l’eta’ loro restano li’ a testimoniare con le loro parole e la loro presenza quello che e’ avvenuto.

Perche’ non avvenga mai più’.