Arrivano alla spicciolata gli amanti della poesia; accorrono come tanti uccellini intorno alle briciole sul davanzale. Oggi il davanzale è la nostra sede Anpi-sezione cittadina che è Terra libera e le briciole sono poesie, sparse sul tavolo ad accoglierci.

Disposte in cerchio, sguardi negli sguardi di persone nuove o già conosciute, a turno iniziamo a raccontarci la poesia, così come l’aveva concepita Elide La Vecchia, l’anima fondatrice di questi incontri.

Rompe il ghiaccio la voce delicata e avvolgente di Mariangela Gualtieri che dal tablet recita:

Come si fa a provare

un dolore vero. Come si fa

da quel dolore sentir nascere

un atto vero di pace. Come si fa

ad esser solidali fino alla radice.

In un susseguirsi di impressioni personali, alla ricerca di risposte a domande di portata universale o strettamente intima e personale si alternano le letture di Montale, di Alda Merini, di Francesco Scarabicchi, della Szymborska, di Garcia Lorca.

Si spazia negli anni e nei generi: dalla lettura di un dolcissimo lied d’amore estrapolato da una raccolta di autori tedeschi, passiamo al recentissimo e metaforico testo di un anarchico Ivan Fantini sulle mele brutte, scartate dalla società capitalista.

Qualcuno si limita ad ascoltare, qualcuno non si sente abbastanza pronto per leggere in pubblico ad alta voce; allora estrae timidamente dalla borsa un libro di poesie dalle pagine consunte, con la copertina ricoperta con cura di carta lucida blu, come per non volerlo sciupare e da quel libro prende un foglio di giornale ripiegato in quattro, lo apre e chiede : “Per favore, leggete voi questa poesia di Alda Merini, che io non sono brava.”

L’amica seduta di fianco a lei prende il foglio e legge, poi tutto viene ripiegato e riposto in quel libro che resta misterioso. Cos’è stato questo se non un momento di poesia, così come lo è stato la lettura dei versi dedicati alle scarpette piccolissime della nipotina ormai adulta, scritti da una tenerissima nonna Franca, che non esita a mettere a nudo le proprie emozioni più intime.

“Persone sagge e autorevoli dicono che a nessuno interessa la Poesia, e io incontro tizi con poesie in tasca, pronte a leggerle in ogni luogo”, questo scriveva Elide La Vecchia e anche quest’ultimo incontro di “La poesia è terra libera” è stato la prova di quanto avesse ragione.

Arrivederci alla prossima.