Quest’anno il “Giorno della Memoria” ha visto la nostra seazione impegnata su più fronti e in luoghi diversi: abbiamo iniziato il giorno 25 gennaio dalla nostra sede di Piazzale Barbieri 1 aprendo il ciclo di incontri “Ci vediamo all’ANPI” con la direttrice dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino Barbara Berruti che, dialogando con Brunella Manotti e Paola Varesi e con gli interventi musicali di Rocco Rosignoli, ha tenuto una conferenza dal titolo “Le donne cambiano la storia – Riflessione sulle donne fra Resistenza e deportazione”. Quale migliore inizio per una Sezione intitolata a due donne, sorelle e partigiane, di cui una deportata a Ravensbruck?
È stato davver un incontro importante, con una storica dalle grandi competenze ma che ha improntato la sua relazione su semplicità e dialogo. E di certo abbiamo posto le basi per future collaborazioni.
C’è stata grande affluenza di pubblico, e l’iniziativa è stata un successo di cui ha riferito anche la Gazzetta di Parma.




Il nostro impegno nel giorno della memoria è poi continuato nei giorni succesivi con la presenza di ANPI presso il Circolo Arci Golese, dove il nostro vicepresidente di sezione Rocco Rosignoli ha incontrato gli studenti delle scuole medie Malpeli di Baganzola. Ha raccontato loro dei bambini ebrei parmigiani deportati e assassinati durante la Shoah; ma Rocco, che per ragioni di studio si interessa e interagisce costantemente col mondo ebraico di ieri e di oggi, ha voluto soprattutto raccontare la lunga storia del pregiudizio antiebraico, e di come tra ‘800 e ‘900 dall’antigiudaismo cristiano si sia passati all’antisemitismo razzista, che ha reso possibile il tentativo di sterminio di massa messo in atto da Hitler e Mussolini.
Ringraziamo gli amici del circolo e gli insegnanti della scuola per averci proposto quest’incontro. Seminare un pensiero di Resistenza tra i ragazzi è la nostra vita e la nostra missione.


Nel frattempo anche quest’anno i nostri volontari dell’Oltretorrente, proseguendo l’iniziativa intrapresa dalla nostra sezione insieme a ISREC e Comunità Ebraica, non hanno mancato di prendersi cura delle pietre d’inciampo a loro affidate! A tutti loro va il nostro grazie.
