Il giorno 30 gennaio ha avuto inizio ufficialmente la nostra campagna di tesseramento per il 2025 in collaborazione coi Circoli ARCI della Città. Abbiamo iniziato dal Circolo ARCI Golese, col quale già dallo scorso anno abbiamo iniziato un’ottima collaborazione. Per l’occasione abbiamo portato loro la nostra “Compagnia di teatro Sociale L’Antidoto”, composta da volontarie di numerose sezioni della città e della provincia di Parma. L’esperienza è nata poco più di un anno fa, con il desiderio di esplorare insieme nuove forme di Resistenza. Quindi non solo memoria, ma promozione di una cultura di libertà, pace, inclusione, condivisione attraverso espressioni artistiche: letture, canti, poesie e anche danze! Le nostre volontarie, armate di carta penna e menti, lavorano alacremente, dando vita ad un alveare composto tutto da “ANPI Regine”!

Per l’occasione abbiamo portato un programma ridotto ma significativo, coadiuvate anche dagli amici del Coro dei Malfattori di Parma.

Riportiamo integralmente l’intervento di Licia Tonelli per dare un’idea del lavoro che svolgiamo!

#MIGRAZIONIUMANE

Le migrazioni umane sono ciò che ci ha resi ciò che siamo: uomini e donne sociali, in grado di superare tutte le difficoltà che una natura ostile presentava a delle scimmie nude, quali eravamo all’alba della nostra specie, circa centomila anni fa. 

La comparsa dell’essere umano moderno? Un battito di ciglia nella storia della vita sulla terra, tanto è vero che, se la pensassimo distribuita nell’arco di un anno, l’essere umano avrebbe fatto la sua comparsa il 31 dicembre, poco prima della mezzanotte, in tempo per i botti. 

L’uomo e la donna non sono all’apice della creazione come ci hanno raccontato, sono solo l’ultima creatura del genere Homo apparsa sul pianeta, dotata però del dono dell’immaginazione e della capacità di collaborare con i propri simili. 

Ormai ciò che abbiamo costruito equivale, in peso, a quello dei regni animale e vegetale insieme. 

Questo dato dovrebbe farci riflettere circa il nostro impatto sul pianeta. Un impatto che potrebbe portarci all’estinzione, come è successo a tantissimi altri esseri viventi, ma per noi non servirebbe un meteorite. 

Centomila anni fa, quindi, siamo partiti per l’ennesima volta dall’Africa, una tappa obbligata, ed è ricominciata la “sostituzione etnica”, con o senza il beneplacito del ministro Lollobrigida. 

L’essere umano fermo proprio non ci può e non ci deve stare, non sarebbe un essere umano. 

La migrazione è un fattore evolutivo e strategico fondamentale, da sempre le popolazioni si muovono; a causa dei cambiamenti climatici, per esempio. Mescolandosi, si rafforzano: la cosiddetta”purezza” di una popolazione è l’anticamera dell’estinzione. 

Tentare di fermare le migrazioni significa torturare e uccidere, spesso nel silenzio generale, come abbiamo visto e vediamo succedere ovunque. 

Una specie sola vive sulla terra, siamo tutti parenti: ce lo dicono il DNA e la ricerca scientifica e siamo tutti differenti, lo dicono le innumerevoli culture che abbiamo sviluppato e i tratti somatici che ci hanno spesso tratto in inganno. 

Una piccolissima parte del patrimonio genetico definisce i tratti somatici: colore della pelle, degli occhi… 

È proprio vero che l’essenziale è invisibile agli occhi. 

Oggi siamo quasi 7 miliardi d’individui, abbiamo raggiunto progressi inimmaginabili e bassezze altrettanto impensabili. 

La Costituzione Italiana, quel miracolo laico, quella rivoluzione promessa, scritta da uomini e donne in meno di un anno di lavoro comunitario, eredità e naturale continuazione degli ideali della Resistenza, ci offre tutti gli antidoti necessari per opporci all’autodistruzione. 

Uguaglianza, cura delle persone e dell’ambiente, sono chiaramente espressi nella Carta costituzionale, a disposizione delle forze politiche che volessero realizzarli. 

Sembra difficile però in questo momento storico avere in Parlamento dei rappresentanti del popolo che assicurino l’attuazione della Costituzione, ancor più difficile perché molti di noi non esercitano il diritto e dovere civico del voto, sostenuto nell’articolo 48 della Carta costituzionale. 

Mio nonno Nello, socialista, titolo di studio seconda elementare, mezzadro, con il garofano al bavero della giacca quando era proibito, mi diceva che bisognava sempre andare a votare, per poter continuare a farlo. 

Le nuove resistenze camminano portando con sé ciò che ci ha insegnato la prima.