“Fate l’amore, non fate la guerra!” Con questo titolo abbiamo presentato “L’ Antidoto” quest’anno, che in questi giorni ha attraversato il suo primo arco solare. Questo progetto infatti era nato giusto un anno fa dall’iniziativa di alcune Sezioni ANPI della nostra Provincia, e il suo primo passo era stato in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Mettemmo in campo idee, competenze e sfruttammo tutto ciò che potevamo, amici e famigliari compresi! La prima edizione, tenuta a Traversetolo fu un successo. La replicammo quindi anche a Parma in occasione dell’8 marzo, dove ottenne uguale gradimento. Decidemmo allora di avventurarci nei meandri della Costituzione, ora così pesantemente sotto attacco; portammo il risultato di quel percorso a Tizzano, con un notevole riscontro positivo.
Nel mentre si lavorava a questa nuova edizione, nell’anniversario del 25 novembre, coinvolgendo sempre più persone. Infatti, se l’anno scorso avevamo avuto solo tre uomini a collaborare con noi, quest’anno sono aumentati e hanno portato il loro contributo con generosità e passione. Sabato 30 novembre, al Centro Giovani Federale, si poteva notare che anche nel pubblico le presenze maschili erano decisamente aumentate rispetto a un anno fa, e anche il numero di giovani. Questa è solo un’osservazione e non certo una statistica, ma rincuora. A detta dei presenti anche il livello degli interventi è decisamente migliorato, e ciò non può che farci piacere. Siamo donne e uomini che ci credono e svolgono questo lavoro con passione ma solo da volenterosi dilettanti. Gli unici professionisti sono i musicisti e cantanti che tuttavia prestano il loro contributo in modo del tutto volontario, solo per impegno sociale e passione civica. Abbiamo anche un corpo di ballo che ugualmente collabora con L’Antidoto a titolo di volontariato. E in passato, anche il Coro dei Malfattori ha dato il suo contributo senza chiedere nulla in cambio.
Da un anno cerchiamo di fare del nostro meglio per portare, sotto forma di spettacolo, un approccio culturale su diverse problematiche scottanti, in una società che ne ha tanto bisogno. Speriamo di toccare e risvegliare coscienze, di coinvolgere sempre più persone in questa nuova forma di Resistenza. Non vogliamo certo imbracciare lo Sten come fecero i nostri Partigiani, ma siamo consapevoli che una forma di lotta è necessaria; e con L’Antidoto, noi la portiamo avanti attraverso i linguaggi che conosciamo: letture, poesia, canzoni, danze. E ci divertiamo pure!