SEGRETI E MISFATTI
Segreti: contenuti preclusi alla conoscenza altrui,in quanto esclusivi di un ambito ristretto.
Misfatti: gravi azioni delittuose.
Immagino che il giovane Assange, ragazzo solitario innamorato del computer, abbia cominciato a chiedersi che cosa si nascondesse nei contenuti sconosciuti ai più. Non aveva molta cultura, a causa delle precarie condizioni familiari, in seguito diventerà un brillante informatico, ma evidentemente aveva la passione per la verità. Può causare molti problemi la devozione al vero, perché inevitabilmente ci si scontra con i giganti e /o si viene assimilati a questi. Deve essere venuto a conoscenza di un mix di segreti e misfatti e non ha potuto fare a meno di metterci al corrente. Da più di dieci anni è perseguitato e, fermo restando che abbia commesso delle illegalità, come hacker, 175 anni di carcere sono troppi.
L’intento è quello di farlo scomparire, anche in considerazione del fatto che, se venisse estradato negli Stati Uniti e messo in isolamento, le sue attuali condizioni psicologiche lo mettono a rischio di suicidio.
Svelare i crimini è diventato più pericoloso che commetterli.
Ma è solamente lui che si vuole zittire? Domanda retorica.
Ammettendo che non sia un giornalista, come affermano i suoi detrattori, ma solo un abile hacker e, che la piattaforma digitale che ha creato, WikiLeaks, non sia una testata giornalistica, è innegabile che abbia cambiato il giornalismo. Anche per il solo fatto di avere prodotto una mole notevole di documenti non disponibili prima di allora.
Quindi non è solo la libertà di informazione ad essere in gioco ma anche quella di espressione di cittadine e cittadini. Senza libertà di espressione anche la democrazia va in sofferenza e, per questo motivo, quello di Assange è un caso emblematico che ci riguarda tutte e tutti.
Licia Tonelli