“Laura e Lina, ben tornate a casa”. Cosi’ la nostra presidentessa ha salutato l’intitolazione della Sezione ANPI di Parma a Laura e Lina Polizzi, un’intitolazione che la segreteria in carica ha fortemente voluto. Per ricordare due figure fondamentali della Resistenza in città, e anche per dare un riconoscimento al ruolo delle donne nella Resistenza, che per molto tempo è stato subordinato a quello maschile. Oggi finalmente possiamo vedere riconosciuto il contributo delle donne alla causa comune.

Aldo Montermini è il figlio di Laura e il nipote di Lina. È stato il presidente della sezione provinciale di ANPI Parma fino al gennaio del 2022. Era ufficialmente presente all’inaugurazione, e gli abbiamo chiesto di raccontare per noi l’evento.

Sabato 1 aprile 2023

Da sabato 1 aprile la sezione cittadina dell’ANPI di Parma è diventata la “Sezione Laura e Lina Polizzi – Partigiane”

Sabato pomeriggio all’ANPI c’era tanta gente. Saluti, abbracci, strette di mano. Tanta voglia di ritrovarsi. Tanta voglia di riconoscersi compagni. La sala piena. Gente in piedi.

Lorenzo Lavagetto e Stefano Cresci hanno portato i saluti del Comune di Parma e dell’ANPI provinciale.

Brunella e Ilaria hanno parlato di Laura e di Lina ragazze dell’Oltretorrente, antifasciste e partigiane.

Della loro scelta uguale a quella di tante altre ragazze come loro. Due sorelle, la stessa scelta che però le ha condotte lungo strade diverse. Lina fino a vivere l’incubo della deportazione a Ravensbruck insieme a mamma Ida. Laura a muoversi nelle nebbie della clandestinità. Solitudine e paura.

Paola ha letto con emozione le loro testimonianze. Emozione che è diventata il pesante silenzio con cui la sala ha ascoltato il racconto che fa Lina della sua deportazione.

Io non potevo fare altro che scavare nei miei ricordi di bambino. Degli anni passati in quella casa ricavata nel sottotetto del numero 6 di vicolo Santa Maria. La casa dove ancora si riunivano quelli di prima, ma stavolta non per fare volantini contro la guerra e i fascisti, ma per giocare a carte dove in palio c’era solo l’arlia.

Adesso la targa è lì, ben visibile sulla cancellata di piazzale Tomaso Barbieri 1.

Un altro pezzo di memoria, un’ulteriore pietra d’inciampo che si aggiunge ai tanti segni, alle tante storie di donne e di uomini e luoghi che ci ricordano, ci interrogano e ci ammoniscono sul bene prezioso che ci hanno consegnato: la democrazia, la Repubblica, la libertà.

Oggi qualcuno vorrebbe rivoltare quella storia. Non ci riusciranno perché Laura e Lina sono più forti e più vive.

Aldo Montermini