Parma, 23 giugno 2023

Caro Amleto, caro partigiano “Garibaldi”,

è difficile per me esprimere a parole ciò che provo in questi giorni davanti alla tua scomparsa.

Ho avuto la fortuna di conoscerti e di partecipare alla stesura del tuo libro di memorie partigiane, l’ho fatto con tanto entusiasmo e tanta passione. Più volte ci siamo seduti insieme per organizzare la tua testimonianza scritta, per scegliere le fotografie da inserire e per decidere quale sarebbe stato il titolo che più avrebbe potuto rappresentare la tua esperienza resistenziale.

Sono stati giorni formativi, come succede sempre quando tra chi ascolta e chi racconta nasce un rapporto di fiducia, di rispetto e di stima. Così è venuto alla luce il tuo libro, insieme ad Armando, tuo figlio, e ad Aldo Montermini, all’epoca presidente dell’Anpi provinciale di Parma.

Da lì ho imparato ad apprezzare la tua umanità, la tua determinazione, la tua simpatia, la tua umiltà, caratteristiche che ritrovo anche nella narrazione scritta della tua vita, dei lunghi mesi di Resistenza nella banda del “Cato”.

Se chiudo gli occhi ti rivedo così, nelle occasioni in cui ci siamo ritrovati insieme, come alla presentazione del tuo libro, mentre parli con la voce rotta dall’emozione, perché raccontare dei compagni di lotta non era facile senza commuoversi, ma era importante e urgente farlo e tu lo sapevi.

Hai parlato e scritto per la tua famiglia, per i giovani, lo hai fatto per i partigiani a cui eri legato, lo hai fatto per tutti noi, un racconto corale che rimane nel cuore di chi ha avuto l’onore di conoscerti e di frequentarti, di leggere la tua storia. Non lo dimenticherò mai.

Grazie Amleto per tutto quello che hai saputo lasciarmi con tanta energia e con tanto affetto. Grazie per aver saputo scegliere e lottare contro il fascismo e il nazismo e per aver continuato fino alla fine su questa strada. Sei tu, siete voi tutti, partigiani e partigiane, i miei “piccoli maestri” e la promessa che posso farti è quella di continuare a trasmettere la tua memoria nell’impegno all’Anpi, a scuola, nel mio esistere quotidianamente.

Ciao Amleto,

che il tuo viaggio ti sia lieve!

Brunella Manotti